01/04 - Martedì

Colazione in hotel e visita di Salisburgo.

Visita alla città di Salisburgo che sorge sulle rive della Salzach, nell'ampia pianura formata dalla confluenza della Saalach, presso il confine Bavarese.

La città ha dato i natali a Wolfgang Amadeus Mozart: è ricca di bellezze naturali e tesori artistici.

Casa di Mozart

La famiglia Mozart visse per 26 anni - dal 1747 al 1773 - al terzo piano della cosiddetta "Casa Hagenauer" nella Getreidegasse n° 9. Il 27 gennaio del 1756 vi nacque anche il famosissimo figlio Wolfgang Amadeus Mozart. L'edificio è intitolato al proprietario ed amico di Mozart Johann Lorenz Hagenauer (1712-1792), un noto commerciante ed importatore di spezie. Il museo è nella Getreidegasse 9. Nel giugno del 1880 la Fondazione Internazionale di Mozart allestì per la prima volta una museo nella Casa natale di Mozart.

Museo delle scienze

Acquario, rettilario, sala dei dinosauri, sala dello spazio, il mondo dei cristalli, viaggio attraverso il corpo umano incl. sessualità e riproduzione, il fiume Salzach come arteria vitale, il mondo dei mari. Science Center. Tutto il museo è accessibile senza barriere. L'ampia offerta è completata da mostre straordinarie sempre nuove ed emozionanti. Fra una vista e l'altra dei vari reparti ci si può rilassare nel caffè - ristorante con terrazza.

Mauthausen

Mauthausen (dall'estate 1940, Mauthausen-Gusen) è il nome di un campo di sterminio nazista, una fortezza in pietra eretta dal 1938 in cima ad una collina dell'Oberdonau, sopra la piccola cittadina di Mathausen, in Alta Austria, a circa 25 chilometri ad est di Linz.

Considerato campo di lavoro, vi si attuò lo sterminio soprattutto attraverso il lavoro forzato nella vicina cava di granito e la consunzione per denutrizione e stenti, pur essendo presenti piccole camere a gas.Il campo di Mauthausen e' un luogo che ammutolisce, che rende triste. Le baracche sono vuote, ma le centomila vite distrutte soprattutto dalle barbarie dei lavori forzati sono presenti e pesano su chi visita questo luogo lugubre. Un luogo che non dovrebbe esistere, ma allo stesso tempo un luogo disperatamente necessario, per ricordare e per impedire che si ripeta qualcosa di simile.